GULI' and Sicilian Textiles

GULI' e il tessile Siciliano

GULI’ e il tessile sicliano

Nel 1882, il giovane Giuseppe Guli’ acquistò quattro telai di legno per avviare la lavorazione della seta e fondò quella che sarebbe divenuta la rinomata fabbrica tessile Gulì a Palermo. Questa azienda sarebbe rimasta attiva fino agli anni 2000, accompagnando la storia della famiglia e di Palermo per oltre un secolo.

Con il sostegno di suo padre Vincenzo, un operaio tessile, Giuseppe Gulì, a soli 35 anni, perseguì la sua vocazione imprenditoriale. Insieme fondarono il primo stabilimento tessile a Palermo, in via Mura Porta Carini, vicino alla dimora familiare. Giuseppe iniziò a produrre organzino di seta e preziosi damaschi, attirando l'attenzione della città, in particolare degli aristocratici e dei ricchi borghesi.

Uno dei primi importanti incarichi fu la confezione dei parati in organzino di seta per Palazzo Mazzarino tra il 1891 e il 1892. In quel periodo, la "Tessitura Giuseppe Gulì fù Vincenzo" acquistò quattro moderni telai meccanici, che permisero di avviare la produzione di articoli moderni e all'avanguardia. La produzione si affermò rapidamente, diffondendosi non solo a Palermo, ma anche in Italia e all'estero.

Nel 1915, la fabbrica impiegava già 70 operai e venne aperto un negozio in via Bandiera a Palermo. Le famiglie benestanti acquistavano lì il madapolam, un famoso tessuto di pregiato cotone e lino, utilizzato per lenzuola e fazzoletti.

Nel 1938, lo stabilimento originale venne espropriato per costruire il nuovo Palazzo di Giustizia, e la famiglia decise di trasferirsi in una nuova sede: Villa Belmonte, nel quartiere della Noce. La villa, una dimora nobiliare in stile neoclassico dei primi dell'800, appartenente a Giuseppe Emanuele Ventimiglia, principe di Belmonte, divenne quindi la nuova residenza della famiglia e sede di un nuovo e moderno stabilimento tessile che fu riaperto nel giugno del 1939.

Con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, i filati da lavorare scarseggiarono, e la famiglia decise di occuparsi direttamente della filatura del cotone siciliano grazie alle loro piantagioni nel trapanese. Questo portò all'apertura di un reparto specifico.

Gli anni '50 furono caratterizzati da ulteriore crescita e sviluppo, con l'azienda attiva da tre generazioni. Nel 1961, venne inaugurato il primo nuovo punto vendita in via Mariano Stabile a Palermo, e nel 1965 venne completato il ciclo automatizzato di Filatura-Tintoria-Tessitura. Le esportazioni aumentarono, così come il numero di lavoratori in fabbrica. L'attenzione al loro benessere crebbe, con l'aggiunta di una mensa e un asilo nido nello stabilimento. La concezione moderna del ruolo della donna nella società e la necessità di fornire strumenti per emanciparsi, furono alla base della nascita dell'asilo nido in azienda, una risposta non consueta in quei tempi a tali esigenze.

Nel 1987-1988 venne costruito un nuovo stabilimento a Carini, fuori Palermo, dove fornivano una vasta gamma di prodotti tessili, tra cui tovaglie, lenzuola, tessuti ignifughi, tendaggi, materassi e tende da sole, oltre ai tessuti pregiati per corredi e arredamento, come damascati e broccati.

Tuttavia, nel 1994, il nuovo Piano Regolatore di Palermo portò allo smantellamento della fabbrica di via Noce, dichiarandola "netto storico" e ponendovi dei vincoli. La produzione continuò solo a Carini per un periodo. I macchinari di via Noce vennero demoliti tra il 2006 e il 2007, e successivamente anche lo stabilimento di Carini chiuse.

Da quel momento, la famiglia Gulì visse un declino e una disfatta, insieme alla produzione dei loro pregiati tessuti e delle loro fabbriche, che avevano portato in alto il nome della Sicilia nella produzione tessile, contribuendo alla sua crescita economica e culturale.

La storia della famiglia Gulì rappresenta i valori di questa terra, la Sicilia: la perseveranza, la tenacia ma anche la delicatezza e la fragilità, scrigno prezioso di cultura, bellezza e manifattura d'eccellenza. Il logo di fabbrica, con l'aquila accompagnata dal Genio di Palermo e il motto "persevera e vinci", simboleggia appieno la determinazione e il successo di questa famiglia imprenditoriale.

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